Girl Shy

Nel titolo del documentario Harold Lloyd – Il terzo genio realizzato nel 1990 dagli storici del cinema Kevin Brownlow e David Gill, è sottinteso che gli altri due geni sono Charlie Chaplin e Buster Keaton. Dopo una lunga collaborazione avviatasi nel 1914 con il produttore Hal Roach, Harold Lloyd decise di fondare nel 1923 la sua società di produzione.  Uno dei primi film ad apparire sotto il marchio della Harold Lloyd Corporation è stato “Girl Shy” (Le donne…che terrore), uscito negli schermi USA nel 1924 ed in Italia con il titolo Tutte e nessuna.

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Essenzialmente si tratta di una commedia romantica; le scene d’amore tra Harold Meadows (Harold Lloyd) e Mary Buckingham (Jobyna Ralston) dimostrano che il talento dell’attore per la commedia è pari alla sua sensibilità romantica. In un articolo intitolato “Che cos’è l’amore” apparso nel numero di febbraio 1925 della rivista Photoplay, Lloyd scrisse: “L’amore è la cosa più vicina alla risata e la cosa più vicina alle lacrime…senza di esso, immagino che i fiori smetterebbero di sbocciare e il sole smetterebbe di splendere e la gente smetterebbe di ridere”. Girl Shy è anche un esempio del genio di Lloyd per le scene di azione. Il comico è stato all’altezza della sua reputazione eseguendo la maggior parte delle sue temerarie acrobazie senza bisogno di controfigure. La celebre sequenza finale della corsa contro il tempo che costituisce il culmine del film è servita come ispirazione per la corsa delle bighe in Ben-Hur; il regista Fred Niblo ha chiesto a Lloyd di essere presente durante le riprese della famosa corsa delle per ottenere preziosi consigli.

IL FILM

Girl Shy (Le donne…che terrore, USA, 1924), regia Fred C. Newmeyer e Sam Taylor, soggetto e sceneggiatura Sam Taylor, Ted Wilde, Tim Whelan, fotografia Walter Lundin, montaggio Allen McNeil, interpreti Harold Lloyd, Jobyna Ralston, Richard Daniels, Carlton Griffith, Sammy Brooks, Nola Luxford, produzione Harold Lloyd Corporation; dur. 87’.

L’apprendista sarto Harold Meadows ha una balbuzie molto pronunciata ed è così timido che quando ha a che fare con delle clienti comincia a balbettare, riuscendo a smettere solo quando sente il suono di un fischio. Nonostante la timidezza decide di scrivere un manuale di dongiovannismo “Il segreto di fare l’amore”, (The secret of Love Making) un manoscritto in cui descrive le sue immaginarie relazioni con diversi tipi di donne dando consigli su come conquistarle. Quando si reca in città in cerca di un editore durante il viaggio in treno incontra la ricca e bella Mary Buckingham, dalla quale Harold si fa apprezzare perché riesce a nascondere il pechinese della ragazza dal sospettoso controllore. Qualche tempo dopo Mary in viaggio in auto assieme a Ronald DeVore (Carlton Griffith), un pretendente che lei non ama, incontra casualmente Harold e grazie ad un incidente che costringe Ronald a cercare un meccanico fra i due nasce un romantico flirt. Lui le promette che le chiederà la mano una volta pubblicato il suo libro: peccato che l’editore non sia di questo parere. Mary si vede costretta ad accettare la proposta di matrimonio di Ronald anche se non lo ama; Harold, invece, torna alla sartoria dello zio, abbandonando le sue ambizioni letterarie. I colpi di scena si susseguono in maniera incalzante: il libro, grazie all’interesse suscitato presso le dipendenti della casa editrice, verrà pubblicato con successo e Harold ora, con i soldi guadagnati, potrà sposare Mary. Questa nel frattempo, però, si accinge a sposare quello stesso giorno l’odioso Ronald. Harold casualmente scopre che questi, in realtà, è già sposato e si precipita con una corsa mozzafiato per arrivare in tempo e impedire il matrimonio. In questa celeberrima e travolgente sequenza Harold utilizzerà vari mezzi di trasporto terrestri (auto, cavalli, carri, moto della polizia, treno, tram) riuscendo ad arrivare appena in tempo per interrompere la cerimonia. Ma, a questo punto, inizia a balbettare e non riesce a spiegare perché il matrimonio non si può fare. Disperato si carica Mary sulle spalle e fugge rocambolescamente, portandola in un posto tranquillo dove, con l’aiuto di un provvidenziale fischietto, riuscirà a superare la sua balbuzie e chiederle di sposarla. L’ingresso nella chiesa e il rapimento della sposa verranno ripresi qualche decennio più tardi da Mike Nichols in Il Laureato.

LE MUSICHE

Daan van den Hurk (partitura e direzione).

Zerorchestra: Francesco Bearzatti (sax tenore), Mirko Cisilino (tromba e trombone), Luca Colussi (batteria), Luca Grizzo (effetti sonori), Didier Ortolan (clarinetti), Gaspare Pasini (sax alto), Romano Todesco (contrabbasso), Luigi Vitale (vibrafono).

ANTEPRIMA

Per celebrare il centenario dell’uscita del film verrà presentata in occasione della serata di preapertura della 43^ edizione delle Giornate del cinema muto la nuova partitura realizzata dal compositore olandese Daan van den Hurk con l’accompagnamento dal vivo dei musicisti della Zerorchestra, venerdì 4 ottobre 2024 a Sacile, Teatro Zancanaro.

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